7449 0

BIODIVERSITA’ PER LE PIANTAGIONI DI CAFFE’

Roberto Lacarbonara CURIOSITÀ mercoledì, maggio 22, 2019

Oggi parleremo di quali sono le condizioni climatiche, ambientali e degli habitat che favoriscono la nascita e la crescita delle piante di caffè

BIODIVERSITA' E AREE DI PRODUZIONE

La diversità biologica che incontriamo sul pianeta Terra è il prodotto di miliardi di anni di evoluzione degli esseri viventi ed è la base biologica sulla quale si sostiene l'umanità. Possiamo trovare diversi alimenti, diverse sostanze da cui estrarre le medicine, in ambienti di qualità diverse dove vengono prodotte le materie prime di origine vegetale, come il caffè.

La distribuzione della biodiversità non è certo uniforme: alcune regioni sono più ricche di biodiversità, altre esistono soltanto in un determinato luogo; parliamo di paesi tropicali, in cui troviamo un alto livello di biodiversità, che sono quegli ambienti dove si sono verificati i cambiamenti più radicali (principalmente a causa artificiale). I paesi con la maggior biodiversità sono il Brasile, l'Indonesia, la Colombia, il Messico (tutti tra i maggiori produttori di caffè) e l'Australia.

Dalla Mata Atlantica in Brasile ai boschi delle montagne Indonesiane, dalle Ande colombiane al fiume Congo, dai boschi del Messico alle montagne dei Nilgiri in India si coltiva questa splendida biodiversità che è il caffè.

CONDIZIONI CLIMATICHE E AMBIENTALI CHE FAVORISCONO LA COLTIVAZIONE DEL CAFFE'

Il gelido manto di nebbia che avvolge le pendici delle montagne, nelle regioni tropicali coperte da boschi di alberi sempreverdi, muschi, licheni, bromelie, e orchidee, è adatto alle piantagioni di caffè arabica. Questo selva di nebbia, cattura l'umidità dall'ambiente esterno e insieme alle piogge riporta l'acqua al suolo alimentando le zone di irrigazione agricola.

Tendenzialmente troviamo questi boschi ad altitudini comprese tra 1000 e e 3500 metri di altezza, mentre le piantagioni di arabica prosperano principalmente tra gli 800 e i 2000 metri, eccezionalmente fino 2800 metri (in Etiopia) e determinano il limite dei boschi di montagna.

Più ci allontaniamo dall' equatore più si abbassa la quota (anche fino 100m in alcune regioni del Sud America) a cui si coltiva l' arabica.

Il robusta cresce ad altitudini decisamente più basse: dal livello del mare fino a 900 metri, eccezionalmente fino a 1500 metri di altitudine. Per l'arabica possiamo dunque individuare un range di temperature ideali comprese tra i 15 e i 24 °C, mentre la robusta può sopportare anche temperature più calde, fino a 30°C.

Generalmente la qualità dei grani risulta essere maggiore nelle piante coltivate a maggior altitudine, più vicine all' habitat originario.

HABITAT ORIGINARI

Le piante di arabica hanno origine nei boschi delle regioni montagnose dell'Africa centrorientale, come alcune regioni del Sud-Ovest etiope, nel Boma Plateau del Sud- Est del Sudan e nel Marsabit, Nord del Kenya; nel Sud- Est dell'Etiopia, nella regione di Kaffa il paesaggio è caratterizzato da montagne scoscese e vallate profonde in cui passano torrenti e fiumi. Qui troviamo boschi con quattro o cinque livelli di chiome di alberi che coprono il il suolo pieno di cespugli di caffè, come fosse un vivaio.

Per quanto riguarda le piante di robusta parliamo di aree più vaste, dall' Africa occidentale, attraverso il bacino del fiume Congo fino all'altopiano ugandese. La robusta è infatti più adatta a zone calde ed umide ed è una delle biodiversità rappresentative delle foreste tropicali di bassa altitudine.

Articolo tratto da "Il caffè - territori e diversità" di Fulvio Eccardi e Vincenzo Sandali

Commenti

Lascia un commento